La Commissione europea ha pubblicato la sua “Relazione sulla protezione e il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi“
Sistemi di proprietà intellettuale, ben progettati ed equilibrati sono una leva fondamentale per promuovere gli investimenti nell’innovazione e nella crescita. I diritti di proprietà intellettuale sono uno dei principali mezzi attraverso i quali aziende, creatori e inventori generano rendimenti sui loro investimenti nell’innovazione e nella creatività.
L’obiettivo principale della relazione è identificare i paesi terzi in cui lo stato di protezione e applicazione dei diritti di proprietà intellettuale suscita il massimo livello di preoccupazione e, quindi, stabilire un elenco aggiornato dei cosiddetti “paesi prioritari”. Non si tratta di un’analisi esaustiva della protezione e dell’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale in tutto il mondo. I “paesi prioritari” non sono necessariamente quelli in cui la protezione e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale sono le più problematiche in termini assoluti, ma piuttosto quelle in cui tali carenze sono considerate causa del maggiore danno economico agli interessi dell’UE.
La relazione mira inoltre a informare i titolari dei diritti, in particolare le piccole e medie imprese, sui potenziali rischi per i loro diritti di proprietà intellettuale quando si impegnano in attività commerciali in alcuni paesi terzi e, quindi, a consentire loro di progettare strategie e operazioni commerciali per proteggere il valore dei loro beni immateriali.
Nel rapporto, dopo una disamina dei danni economici, vi è l’elenco aggiornato dei paesi prioritari suddiviso in tre categorie:
- Priorità 1: Cina
- Priorità 2: India, Russia, Turchia e Ucraina
- Priorità 3: Argentina, Brasile, Ecuador, Indonesia, Malesia, Nigeria, Arabia Saudita e Tailandia.
La Cina continua ad essere un paese con priorità 1 a causa della persistente quota dominante di merci contraffatte e usurpative in arrivo nell’UE, sia in termini di valore che di volume. Oltre l’80% dei sequestri di merci contraffatte e usurpative da parte delle autorità doganali dell’UE provengono dalla Cina e da Hong Kong (Cina). In compenso, la legge interna continua a registrare progressivi miglioramenti.
India, Russia, Turchia e Ucraina rimangono i paesi con priorità 2. Gravi problemi sistemici sono stati identificati nell’area della protezione dei diritti di Proprietà Industriale in questi paesi, causando un danno significativo alle imprese dell’UE.
In merito a Argentina, Brasile, Ecuador, Indonesia, Malesia, Nigeria, Arabia Saudita e Thailandia, essi mostrano alcuni seri problemi nel settore della Proprietà Industriale, provocando danni considerevoli alle imprese dell’UE. La gravità e il numero di problemi identificati in questi paesi sono comunque inferiori rispetto ai paesi con priorità 2.
Qui il link per scaricare il rapporto completo.
Per approfondimenti e informazioni ti invitiamo a contattarci ai numeri presenti nel nostro sito: